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lunedì 21 marzo 2011

Da oggi per chiunque voglia agire in giudizio diventa obbligatoria la preliminare media conciliazione, chiaramente a proprie spese

Da oggi, in virtù di quanto previsto dal D. Lgs. 28/2010, chiunque vorrà proporre una causa in materia di diritti reali, divisioni, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, responsabilità medica, diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari, dovrà, obbligatoriamente, preliminarmente e a proprie spese, esperire un procedimento di mediazione presso gli organismi accreditati dal Ministero di Grazia e Giustizia. Per le cause in materia condominiale e di risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli e natanti, l'obbligatorietà della c.d. media conciliazione  entrerà in vigore solo nel 2012. Se, al termine della procedura conciliativa, non si dovesse raggiungere un accordo, la parte interessarata potrà, sostenendo ulteriori spese, agire in giudizio investendo della questione il Tribunale.
Preme sottolineare che le Commissioni Parlamentari, di entrambi gli schieramenti politici, avevano richiesto un rinvio di un anno della entrata in vigore della nuova disciplina, presentando quest'ultima notevoli profili critici nonchè di incostituzionalità, visto che, di fatto, limita l'accesso alla giustizia, aperta a tutti secondo l'Art.24 Costituzione, prevedendo, a seconda del valore della causa, l'obbligo di spendere dai 60 ai 9.200,00 euro, vedi la Tabella A allegata al Regolamento n.180 del 18 ottobre 2010, oltre a 40 euro previsti solo pre presentare la domanda di conciliazione. Per capire meglio, basti pensare a un esempio che spesso ricorre nella pratica, e cioè di un paziente, in età lavorativa, che durante un intervento subisce una gravissima lesione o, peggio, muore per responsabilità del medico. In questi casi le domande di risarcimento  superano il milione di euro. Ebbene, secondo il tariffario della media conciliazione, il paziente o i suoi eredi, prima di avviare la causa in Tribunale, dovranno promuovere la procedura di media conciliazione versando circa 4.000,00, senza i quali, salvo che non si rientri tra le persone aventi diritto al gratuito patrocinio, non si potrà chiedere giustizia.
Ciononostante il Ministro della Giustizia, con un emendamento nel Decreto Mille Proroghe, per il quale è stata chiesta la fiducia e, dunque, blindata l'approvazione, ha ottenuto l'entrata in vigore dal 2011, ad eccezione delle materie specificate in precedenza, per le quali l'efficacia è stata prorogata al 2012. Oltre ai costi, che è bene sapere, non potranno essere recuperati, altro elemento di criticità è costituito dalla preparazione dei conciliatori, i quali non necessariamente dovranno avere una formazione giuridica, potendo ricoprire l'incarico diplomati iscritti a un albo o laureati in 3 anni, anche in materie totalmente diverse da quelle oggetto della mediazione. Altro aspetto controverso è la mancata previsione per le parti di ricorrere obbligatoriamente alla assistenza di un legale nella fase conciliativa. Quest'ultimo aspetto è, piuttosto, delicato perchè potrebbe comportare per la parte più debole, immaginiamo un cittadino sprovveduto al cospetto di una grande impresa o una grossa società, la decisione di accettare delle condizioni di mediazione molto inferiori rispetto a quelle cui avrebbe diritto.
In Europa esiste già da tempo lo strumento della media conciliazione, con lo scopo nobile e condivisibile di ridurre il numero delle cause che bloccano i Tribunali, ma in nessun paese è obbligatoria, coma da oggi in Italia. Sarebbe, dunque, opportuna e auspicabile, come richiesto da più parti e oggetto di istanze e ricorsi al TAR, una revisione della disciplina che contempli, ad esempio, la facoltatività del procedimento di mediazione, in modo da non costituire un ostacolo alla giustizia per i meno abbienti, oppure, l'obbligatorietà di una assistenza tecnica.
In attesa, dunque, di novità, di cui avrete immediata conoscenza, dobbiamo ricordare che da oggi, prima di presentarci davanti al Giudice per chiedere giustizia, dovremo promuovere, a nostre spese, la procedura di media conciliazione davanti agli Organismi accreditati.


Ad maiora


Se desideri ricevere maggiori informazioni sull'argomento oggetto del post pubblicato non esitare a contattarmi al seguenti indirizzo di posta elettronica corrado.isacchi@gmail.com, mi "smobiliterò" per te


1 commento:

  1. insomma un modo per ridurre le cause e...le "pretese" ...soprattutto di chi ha meno possibilità economiche...attitudine che mi sembra si voglia far passare ad ampio raggio (scuola, sanita'..)

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